KATIA BERNARDI – IN ALTA QUOTA TRA FALEGNAMI E TELECAMERE

Trentina di nascita, Katia Bernardi si trasferisce giovanissima prima a Bologna, dove nel 1998 si laurea in storia del cinema e dove le viene trasmessa la passione per il cinema, arte completa, capace di far confluire in sé moltissime altre discipline, dalla scrittura al teatro, dall’arte alla filosofia. Tale passione si trasformerà pian piano, per Katia, in una professione, anche grazie alla telecamera che il padre le regalò per la sua laurea.

Si trasferisce poi a Roma dove inizia a fare gavetta con Daniele Luchetti, regista, tra i tanti, del film “Piccoli maestri”, su cui Katia aveva incentrato la sua tesi di laurea. Si è poi trasferita a Milano, dove oltre che di pubblicità si è anche occupata di televisione.

Torna poi in Trentino Alto Adige e inizia a lavorare alla promozione culturale dell’Assessorato alla Cultura di Bolzano. È durante questo periodo che scopre il genere del documentario. E grazie proprio a questo genere inizia a collaborare con DMAX, canale per il quale scrive e dirige la fortunata serie “Falegnami d’alta quota”, quest’anno in TV con la seconda stagione. La serie racconta le avventure e i lavori della falegnameria Curzel i quali si dedicano alla costruzione e alla ricostruzione dei rifugi in alta quota.

Un’esperienza questa che è stata uno stimolo per Katia per superare le sue paure e mettersi in gioco nell’ambito delle serie action, ma che le ha dato anche molte soddisfazioni, tra le quali riuscire a girare una serie con un cast principalmente al maschile.

Ma è in realtà la figura della donna al centro in molti dei suoi progetti, come nel film “Funne – Le ragazze che sognavano il mare”. Questa è la storia  di alcune donne anziane della Val di Non, in Trentino, che non avevano mai visto il mare. Dandosi molto da fare, questo simpatico gruppo di vecchiette è riuscito a trovare i fondi per andare insieme al mare per la prima volta.

La donna, o meglio la bambina, la troviamo anche in “Sogni in grande”, un documentario per la tv, dedicato a come stanno cambiando i sogni delle bambine nella fascia delle elementari.

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