25 aprile, giornata splendida che invita tutti i comuni mortali a onorare la triade lago/gelato/costume. A noi però piace fare i diversi e quindi decidiamo di andare a sciare, raccontandoci che sarà l’ultima dell’anno…
Partenza a ore 5.45 in compagnia degli uccellini, sosta per colazione al fidato bar lungo la strada di Monclassico e via in direzione Passo del Tonale!
In cabinovia chiacchieriamo con due attempati bresciani abbronzati – noi neanche dopo quattro mesi di Seychelles ci arriviamo – che ci mostrano un elicottero bianco parcheggiato lungo pista. Sembra un film di 007, ma è solo il signor X che ha deciso di farsi in mattinata una sciatina in ghiacciaio per arrivare in tempo a pranzo sul lago d’Iseo (nel dubbio, se sei single, diccelo grazie).
A Passo Presena controlliamo che l’Artva funzioni, blocchiamo gli scarponi e abbandonata la pista diamo inizio all’avventura scendendo a sud in direzione Lago Scuro. A circa 200 m sopra il rifugio Mandrone mettiamo le pelli, ettolitri di crema protettiva, maniche corte e occhiali da sole: modalità primavera ON, abbronzatura imbarazzante compresa!
Chiacchierando tra noi e con altri scialpinisti risaliamo il versante est e a 2900 m raggiungiamo il Passo Pisgana dove facciamo ricreazione e da previdenti scolarette indossiamo l’imbrago (più figo nelle foto che utile, in questo caso), per risalire il vasto pendio del Pisganino sotto un cielo perfettamente azzurro.
Raggiungiamo il Corno di Bedole a 3220 m, spelliamo e individuiamo un centinaio di metri più a valle i nostri amici che arrivano dal Monte Adamello attraverso la cima Venerocolo felici e soddisfatti. Divertente notare come, dopo una vita passata perennemente in ritardo tra l’infinita pazienza di amici e parenti, qui, a 2900 m riusciamo a arrivare in anticipo! Olè!
Un’infinita serie di selfie più tardi, ripartiamo: la discesa del Pisgana ci aspetta per circa 2000 m, attraversiamo il Canalino della Cascata, soccorriamo una signora infortunata, passiamo il traverso del Lago Pisgana tra pendii che hanno per fortuna già scaricato, guadiamo goffamente il torrentello e alla fine, dopo aver grattato l’impossibile, ci arrendiamo, togliamo gli sci sulla forestale e iniziamo la marcia.
Sotto un sole quasi estivo raggiungiamo la località Sozzine (Ponte di Legno) dove l‘avventura non è ancora finita perché dobbiamo rimediare un passaggio fino al Passo del Tonale per recuperare le macchine. Strategicamente i nostri amici barbuti si allontanano e mandiamo avanti la nostra amica bionda con occhi azzurri e lentiggini. Il passaggio è presto trovato, la macchina recuperata e la strada della Val di Sole ci culla verso casa.
La sera, davanti a una mega pizza in pantaloni corti al lago, pianifichiamo il prossimo week end all’Isola d’Elba, da dove stiamo scrivendo ora questo articolo. Il mare è cristallino, abbiamo fatto bagni quasi polari ma sicuramente tonificanti e qualche tiro incerto di arrampicata a picco sul mare. Abbiamo costruito ricordi, stretto nodi e brindato a noi e alla nostra voglia di andare a zonzo.
Martina, Elisa&Elisa