DORMIRE IN UN IGLOO

Un’esperienza senza dubbio insolita, sicuramente avventurosa e magica, da provare almeno una volta nella vita. Quella di dormire in un igloo di montagna, tra le radure innevate nei boschi del Parco Naturale Adamello Brenta. Sembra di essere in spedizione quando, con il calar del buio, bisogna costruirsi una truna nella neve per stare al riparo dal freddo. Noi abbiamo provato questa originale e spartana avventura a Madonna di Campiglio, in Trentino.

La ciaspolata

L’igloo, che è stata realizzata dalle Guide Alpine di Madonna di Campiglio, si raggiunge con una ciaspolata di circa un’oretta nei boschi partendo dal parcheggio della Piana di Nambino. Una camminata semplice, ma molto suggestiva, passeggiando immersi nel silenzio della natura con lo sguardo rivolto all’insù per ammirare le stelle. Noi siamo stati fortunati, perché abbiamo spento i frontalini e camminato illuminati dal bagliore della luna, accompagnati da Alessandro la nostra guida alpina.

Felice all’arrivo nell’Igloo

L’aperitivo

Arrivati alla nostra igloo, iniziamo a prepararci per la notte, dopo aver scattato diverse foto 😊 Materassini, candele, sacco a pelo. Apriamo gli zaini e ci copriamo con gli indumenti più pesanti che troviamo. La temperatura, pur essendo gennaio, è comunque gradevole, ma stare con i piedi nella neve necessità sicuramente calzature calde e isolanti. Ci gustiamo l’aperitivo a base di prodotti tipici locali, come formaggi, salumi e il salmerino, oltre che al vino trentino.

La cena

Si può mangiare bene anche in mezzo al bosco. È si, Francesca ci cucina sul fornelletto a gas una meravigliosa zuppa di fagioli e zucca che ci riscalda le ossa. La gustiamo con una spolverata di grana. Ci dà l’energia per affrontare la fredda notte. Alessandro ci suona l’Ukulele e mi mostra il suo video della sua spedizione in Patagonia: uno spettacolo!

La notte

Prima di andare “a letto”, improvvisiamo il rito del bagno nella natura. Laviamo i denti velocemente nella neve, andiamo dietro un albero per fare la pipì, facendo attenzione a non abbandonare i rifiuti nel bosco.
Mi levo i pantaloni bagnati, rimango con l’intimo termico, i calzettoni e il berretto. Mi stendo nel sacco a pelo. Ho freddo, ma cerco di resistere finchè Alessandro mi porge una borraccia con l’acqua calda che metto sui piedi: è la svolta, inizio a riscaldarmi e prendo sonno.

La notte in Igloo

L’alba

Alle 6 suona la sveglia. Tutti in piedi, rimettiamo tutto in ordine e carichiamo gli zaini. Torniamo alla macchina a piedi, mentre inizia ad albeggiare. Saliamo in quota con la motoslitta fino al Rifugio 5 Laghi dove attendiamo il sorgere del sole. Il cielo inizia a diventare rosa, poi un viola più intenso, colori accesi, caldi: un’alba magnifica. E infine, la tanto agognata colazione a base di cappuccino, torta di grano saraceno, brioches, crostare, pane, uova, salumi e formaggi. Una delizia per il palato e per iniziare la giornata con il piede giusto.

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La colazione al Rifugio 5 Laghi
L’alba in quota
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