Quando chiedo ad Alessandra (Segantin) se lei e Cecilia (Mariani) sono pronte mi risponde: “No, ma probabilmente non lo saremo mai!”
Una spedizione la loro nata quasi per scherzo, come celebrazione del progetto di ricerca portato avanti dal network Mountain Women of the World, formato da organizzazioni no-profit che rappresentano le donne che lavorano in montagna, e sovvenzionato dal FAO, sui cambiamenti nella vita delle donne legate alla montagna dopo il Covid che ha dato vita al libro Mountain women of the world – Challenges, resilience and collective power (scaricalo qui).
La spedizione prende spunto dal progetto “100% Women: la più grande cordata femminile al mondo”, e porterà 15 donne, appartenenti alle organizzazioni che fanno parte del Mountain Women of the World, sulla cima dell’Aconcagua, la cima più alta delle Americhe. Una spedizione diversa, non commerciale, che verrà effettuata senza l’ausilio di guide o portatori, organizzata anche grazie a Mujeres a la Cumbre, il collettivo al femminile che riunisce le donne di montagna dell’Argentina, che ha dato un gran supporto dal punto di vista logistico e dell’organizzazione.
Alessandra e Cecilia partiranno dall’Italia il 23 gennaio, per iniziare il loro acclimatamento, che necessiterà di maggior tempo rispetto a quello delle loro compagne di spedizione. Il 4 febbraio si troveranno tutte assieme a Mendoza, con le altre partecipanti, per poi salire al campo base il 6 febbraio. Nei giorni successivi inizieranno la rotazioni per riuscire a portare tutto il necessario fino all’ultimo campo base e partire poi per la conquista della vetta.
E noi Donne di Montagna non possiamo che augurare buona fortuna a questo straordinario gruppo di donne che partirà per questa impresa.
È stata avviata una raccolta fondi per aiutare le donne che parteciperanno in quanto i costi, che tra le altre cose includono anche le mule fino al campo base, parte delle spese di viaggio, l’acquisto del cibo e del noleggio materiale, saranno ingenti. Per donare cliccate qui