SILVIA MAZZOLENI

Lo sci l’ha sempre praticato indossando le braghe dello zio e una camicia di cotone, all’arrampicata si è avvicina solo all’età di 40 anni, ma non l’ha più lasciata. Ora, Silvia Mazzoleni, maestra d’arte in pensione, ha 92 anni e sono i ricordi a tenerle compagnia. Ci accoglie nel suo appartamento a Trento, ci mostra orgogliosa prima le sue foto, poi i sette libri che ha scritto “Domenica Dove” con la sua compagnia di cordata di un tempo, Liliana Polo.

SIlvia con le braghe dello zio e la camicia di cotone

La prima sua scalata è stata la Normale della Paganella: “Ricordo ancora quando giù dal Canalone Battisti, un uomo si è fermato chiedendomi se ero sicura di quello che stavo facendo…” Con la Sat ha fatto diverse escursioni, quella che ricorda maggiormente? La salita al Monte Rosa e “poi ho conosciuto il mio amico Marcello Rossi, una persona eccezionale, con lui ho percorso moltissime vie”. Nel 978 è salita sul Campanil Basso, e poi tante arrampicate anche con la moglie di Marcello, Carmen, una più emozionante dell’altra.

Saliva sempre da prima di cordata. Era veloce nelle manovre, lesta nella progressione in parete. Quando arrivava in cima, se c’erano altre cordate nei paraggi, la guardavano incuriositi, stupiti che lei fosse una donna e che con lei ce ne fosse un’altra: Liliana! “Una cordata femminile negli anni Settanta era davvero rara!”.

Con la compagna di cordata, Liliana Polo

Silvia racconta poi quando, facendo sicura a spalla (così una volta si faceva) il suo compagno di cordata, è volato per parecchi metri mentre scalavano sul Baffelan: “Mi ricordo che ho tenuto la corda più stretta che potevo e l’ho salvato… io mi sono solo bruciata una mano”. Ma non praticava solo vie, anche ferrate, ghiacciai ed escursioni, una vera passione!

La Pentax sempre nello zaino, pronta a fotografare paesaggi sempre diversi e suggestivi, Silvia, incoraggiata da un amico che lavorava in casa editrice, Augusto Giovannini, ha deciso di pubblicare il suo primo libro con le escursioni da fare in Trentino. Ne sono poi seguiti altri sei, con le ferrate e le vie d’arrampicata. Guide con schede molto dettagliate, precise e itinerari raccontati in modo superbo e ricco di particolari.

Silvia ora mentre sfoglia il suo libro “Domenica Dove”

A 60 anni, Silvia era in perfetta forma ed è salita sul Monte Bianco, con i compagni di arrampicata di sempre. Ha poi continuato a scalare ancora per anni e, con la testa lo fa ancora oggi. Mentre ci racconta le sue “imprese”, si emoziona, il suo viso cambia espressione, gli occhi diventano lucidi. Tutta la forza la trasmette con la sua vociona, mentre le gambe risentono del peso degli anni. Ma si può immaginare come fosse bella, forte e piena di energia, come in questa foto, nella quale niente sembrava impossibile.

Silvia: “Per me arrampicare è gioia e grande soddisfazione”

 

 

 

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