IN ARTE SOTTOBOSCO

Mtb, avventura e video. Questi i tre ingredienti principali della vita di  Elisa De Zotti, 35 anni, in arte Sottobosco, il brand nato in una sera d’estate dopo un “beerstorming” infinito. Una passione per la Mtb nata per caso, grazie al suo ragazzo,  che è poi sfociata in un’opportunità.  Tre anni fa è nata la collaborazione con la Liv , una realtà completamente gestita da donne per le donne. Grazie a questa partnership è nato un nuovo progetto: vivere la MTB insieme ad altre ragazze con il Liv Women’s Adventure.

Si tratta di un’avventura di tre giorni in autonomia (gli uomini sono esclusi) tra notti in malga, colazioni all’aria aperta ed ogni giorno un percorso diverso su cui scorrazzare insieme. Il primo anno è stato fatto tra la Valle del Vanoi e le Pale di San Martino di Castrozza, il secondo anno, in Val di Fassa.

Come è nata la tua passione per la Mtb?

Credo di avere sempre avuto un debole per quelle discipline che lasciano uscire il lato “selvaggio” nello sport. Da piccola amavo leggere ma ho sempre cercato di mangiar più pane e montagna possibile. I miei genitori mi portavano sempre in montagna con loro, tra ferrate e semplici passeggiate. Poi con il mio ragazzo ho iniziato questa avventura nel mondo gravity e da lì si sono convogliate mille cose.

Che disciplina preferisci e perché?

Ho iniziato tra il 2005 e il 2006, le mie prime discese con la bici da Downhill hanno rapito il mio cuore… dopo un paio d’anni sentivo che non bastava; all’epoca le bici pesavano all’incirca 25Kg. e, se ti capitava qualche trasferimento, la pedalata non era così semplice. Così ho deciso di “alleggerire” la bicicletta con una da Enduro e lasciarmi all’avventura, conquistandomi la salita e cercando il trail perfetto.. pura e semplice come in natura, trovavo lo stesso feeling dell’inverno con lo sci sulla fresca.

Elisa Zotti

 Quando hai iniziato a scattare foto?

Fin da piccola adoravo fotografare la natura, particolari di oggetti e lo stile di vita che mi circondava. Questa cosa l’ho resa parte di me, infatti crescendo lo spirito ha preso forma nel lavoro che svolgo tutt’ora, spaziando dalla Grafica Pubblicitaria al Videoediting! Le prime foto di mtb le facevo al mio ragazzo quando dovevo ancor iniziare e, da lì, la macchina fotografica è sempre stata nello zaino.

Penso che sei una delle poche donne in questo mondo di fotografia, video e Mtb..

In Italia stiamo crescendo, soprattutto nell’outdoor. Ci sono bravissime fotografe, super in gamba, penso ad Alice Russolo o a Chiara Redaschi. E’ un lavoro in cui serve molto gusto e le donne si sà.. ce l’hanno nel sangue. Mtb e fotografia vanno d’accordo soprattutto se lo pratichi, conosci le posizioni, l’inserimento in curva ecc… sai quando scattare. L’unica pecca se si può dire, di questo lavoro, è l’attrezzatura e soprattutto gli zaini: in bici i 20kg ogni tanto sono pesanti e dovrò attrezzarmi per un futuro con qualcosa di più “femminile”!

Cosa ti piace di questo lavoro, come mai ti appassiona tanto?

Oltre a essere una fotografa, sono grafica e videomaker! Adoro questo lavoro perché ti permette di vivere all’aria aperta, lì trovo l’ispirazione nei miei progetti, poter sentire i profumi della natura e di tenere l’occhio “sveglio” e creativo in ogni situazione. Dalla natura puoi imparare molto: l’originale è lì, fra i momenti blu e quelli dorati. D’altronde noi dipendiamo da essa e, da lì, dobbiamo ripartire se vogliamo costruire qualcosa di nuovo e sostenibile.

In cosa consiste la tua giornata tipo?

Non ho mai una giornata tipo, perchè ogni giorno è diverso.. posso dire che la sveglia (anche se adoro dormire) suona sempre molto presto, controllo e rispondo alle mail, preparo lo zaino ed esco all’avventura. Oppure mi immergo nel computer tra progettare nuovi loghi o brand, impaginare qualche brochure, sistemare le foto fatte il giorno prima e, creare nuovi video ed animazioni. Solo il momento in cui la giornata termina, cerco di renderlo una routine, ritagliarmi degli spazi per dedicarli a ciò che mi rilassa, come ’aperitivo con gli amici; coccolare i miei 3 cani, gustarmi il giardino (soprattutto d’estate) dondolandomi nell’amaca con il mio compagno di vita e di lavoro!

Un’atleta che ammiri in particolare?

Non ho un atleta che seguo particolarmente ma ammiro tutte le donne che nello sport mettono anima e corpo per raggiungere un obiettivo particolare. Dalle donne che hanno fatto la storia, fino alle giovani promesse in ogni ambito di sport. Le prendo come esempio per la mia filosofia di vita. C’è una star che ammiro tantissimo: Giovanna Bonazzi, hall of fame, un icona della mtb gravity e soprattutto, perché sa fare il gelato più buono del mondo.

In che località sei stata fino ad ora e qual è il tuo Bike park preferito?

Mi piace viaggiare e scoprire nuove località dove poter girare con la Mountainbike; Generalmente preferisco scoprire le mie zone, ci sono una marea di risorse per un futuro turismo ma amo soprattutto le Dolomiti, sono paesaggisticamente magiche, ti caricano lo spirito e nel riding, a parere mio, sono una delle località che tutto il mondo invidiano. Un viaggio che porto sempre con me nel cuore è stato nel 2013, quando dopo un paio d’anni dal film “Vast”, io e il mio compagno abbiamo preso il nostro doblò e siamo partiti per la Svizzera, direzione Aleschglacier. Ora quel trail è diventato famoso ma quando siamo andati noi non c’erano neanche le tracce e forse era anche proibito, però mi sono innamorata di quella lingua di ghiaccio, lunga una ventina di Km e dove il trail lo costeggiava fino alla fine. Ora lavoro nell’area della Paganella, qui l’investimento in questo mondo è da esempio per molti. Si sono dedicati al 100% alla mtb e i risultati si sono visti. L’Italia ha forse troppo da offrire ed è per questo forse che non ce ne accorgiamo. Il mio cuore però è rimasto tra la Val di Fassa ed Arabba, la zona della Val Gardena e seguendo vero l’Alto Adige. Lì ci sono i miei trail preferiti e soprattutto paesaggisticamente è un sogno.

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