Lunghezza: 3 km
Dislivello + : 200 m
Punto più alto: 365 m
Punto più basso: 1165 m
La via ferrata Rio Sallagoni sale le pareti di un piccolo canyon sotto Castel Drena.
Medio-facile, avventurosa e divertente, la Rio Sallagoni è adatta se ti vuoi avvicinare all’attività su via ferrata.
Se invece già le sali troverai comunque soddisfazione dal paesaggio del canyon.
PARTENZA
Raggiungiamo con la macchina l’abitato di Dro e proseguiamo in direzione dell’abitato di Drena. Dopo un tornante noteremo sulla destra un campo da tamburello e un parcheggio (maps). Lasciamo la macchina e, seguendo le indicazioni, raggiungiamo l’attacco della ferrata.
Ci prepariamo ed indossiamo tutta l’attrezzatura necessaria (imbrago, longe da ferrata e casco) e ci avventuriamo nella gola!
ITINERARIO
La ferrata inizia sul lato sinistro della gola. Utilizziamo, per salire, sia la fune d’acciacio che le staffe per i piedi, senza le quali non sarebbe possibile salire. È necessario fare un po’ di attenzione, in questo primo pezzo, quando si appoggiano i piedi sulla roccia, in quanto è molto consumata e scivolosa. Proseguiamo con un traverso, leggermente strapiombante. La forra si stringe e si passa sul lato destro della gola. Scendiamo e ci troviamo immerse nella gola, con davanti a noi delle cascatelle e un anfiteatro roccioso sopra le nostre teste.
Iniziamo la seconda parte della ferrata. Seguiamo il sentiero e raggiungiamo il primo ponte sospeso. Lo superiamo e ci troviamo sul lato destro del torrente, per poi spostarci di nuovo a sinistra. Arriviamo poi al secondo ponte sospeso. Lo attraversiamo e, seguendo il sentiero, raggiungiamo la strada asfaltata e il castello di Drena.
DISCESA
Dal castello seguiamo un sentiero, ben visibile ma non segnalato, che ci permette rapidamente di tornare al parcheggio. Attenzione: in un paio di punti bsognerà comunque camminare lungo la strada asfaltata.
ATTENZIONE! La ferrata non è adatta a bambini e ragazzi sotto il 1,40 m di altezza
CURIOSITÀ
Il castello di Drena fu costruito nel XII secolo, quando fu eretto a guardia e controllo dei traffici lungo il fiume.
Proprio per la sua posizione strategica fu a lungo conteso dai signori locali finché la famiglia d’Arco non riuscì a prevalere sugli altri contendenti. La storia di Castel Drena si conclude bruscamente nel 1703 quando il maniero viene distrutto dalle truppe del generale Vendome, responsabile della devastazione di numerose rocche del Garda Trentino (Arco, Penede, Tenno).
Oggi i ruderi del castello ospitano nelle sue sale mostre ed eventi. È ancora possibile salire fino alla cima del mastio, alto ben 25 metri, che regala una vista spettacolare sulle Marocche e sulla valle della Sarca.
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