Valfurva All You Can Ski

Eva e Edoardo sono due ragazzi di Roma che da due anni si sono trasferiti a Santa Caterina Valfurva, nel cuore del Parco dello Stelvio. Sarà che dalla finestra della baita in cui vivono si vede tutto bianco, ma le loro menti sono state accecate da tanto candore e hanno partorito un progetto particolare per questa stagione: vogliono sciare tutte le cime più importanti della Valfurva, per raccontare il territorio e promuovere un turismo sostenibile.

L’idea

L’idea di Valfurva All You Can Ski nasce fra il vapore di una doccia bollente in un momento in cui non avevamo nulla se non sognare. Ci siamo detti: perchè non proviamo a sciare tutte le vette della Valfurva in una sola stagione? È stato strano sentire queste parole ad alta voce, soprattutto perchè a noi di raggiungere il punto più alto di una montagna è sempre importato poco.

Eppure l’idea è diventata presto concreta: abbiamo studiato mappe, affilato le lamine e condiviso il nostro progetto con gli amici.

Da subito, però, ci è stato chiaro che non volevamo salire le cime solo per collezionarle e segnarle sul diario: volevamo salire le cime in primo luogo per sciarle, e poi per raccontare tutto quello che c’è dietro a un’uscita sulle pelli.

Vorremmo che Valfurva All You Can Ski non sia vista come l’idea di due matti con tanta voglia di fare dislivello, ma come qualcosa da replicare, da condividere. Vorremmo che sia uno stimolo per interessarsi a questo territorio – la Valfurva, e in generale l’Alta Valtellina – che ha molto di più che 40 cime da offrire.

Non saremo i primi nè gli ultimi a batter traccia in questa valle, nè abbiamo la pretesa di sostituire le relazioni di scialpinismo che già si trovano in giro, ma abbiamo voglia di raccontare questo territorio a modo nostro. Che non è nè peggio nè meglio, ma nostro.

 Speriamo che Valfurva All You Can Ski permetta ad alcune persone di scoprire un angolo delle Alpi che non considerava. O cime e discese che non conosceva.

A volte troverete la traccia fino in cima. A volte, invece, toccherà a voi batterla.

Stile

Ognuna delle cime che riusciremo a raggiungere, la vogliamo anche sciare. Per questo, e anche perchè non ci piace lo stile “mordi e fuggi”, non faremo concatenamenti di vette ma tutte quelle che saliremo, le scieremo. Possibilmente non dalla stessa linea di salita, e per versanti meno conosciuti. Il nostro è uno scialpinismo d’avventura; e se proprio vogliamo condivere tracciati che non conoscevate, lo vogliamo fare per bene.

 Abbiamo inoltre deciso di sciare proprio le cime della Valfurva, perchè possiamo raggiungere la maggior parte di queste mettendo gli sci davanti alla porta di casa. Promoviamo uno sci a chilometro zero e a basso impatto ambientale.

All You Can Skier

Eva e Edoardo scieranno quando possibile con il cane Ombra e con tutti gli amici che avranno voglia di condividere qualche vetta con loro.

il cane Ombra

Diario di viaggio

Eva ha inaugurato il diario di viaggio con un pezzo in cui racconta l’inizio del progetto e la prima delle 40 cime che hanno sciato la scorda domenica.

Ecco le sue parole:

Non è tanto difficile immaginarsi come, chiusi in una baita di montagna e incatenati dalle restrizioni da zona rossa, ci sia venuto in mente qualcosa tanto assurdo quanto fattibile: sciare tutte le cime del nostro comune, in una stagione.

 In un film che abbiamo visto di recente chiedevano “perchè l’avete fatto?” e la risposta era “perchè un cane si lecca le palle? Perchè può”. La morale è che noi abbiamo deciso di sciare tutte le cime della Valfurva in primo luogo, perchè possiamo. E con buone probabilità è una delle poche cose che potremo fare se torniamo ad essere rossi.

 Non mi dilungherò sul perchè e per come (anche perchè potete leggerlo a questa pagina); questo spazio serve a raccontare il processo, e non le motivazioni.

Se qualcuno di voi ha mai tenuto un diario, sa che non è facile avere tutti i giorni qualcosa da scrivere. Per questo scriverò il più possibile, ma quando avrò qualcosa da condividere. Penso che mi ringrazierete per questa censura; la mia mente non è sempre un bellissimo posto.

Mi piacerebbe che Bani e gli amici che scieranno con noi lascino i loro pensieri su questo diario, ma non posso fare promesse per conto loro.

 Fatte le dovute premesse, andiamo al sodo. Questa settimana abbiamo ufficialmente inaugurato la stagione, dopo una lunga ed intensa perturbazione che ci ha stancato le braccia a forza di spalare, ma allo stesso tempo ci ha resi contenti come bambini.

 E quale miglior modo di concludere una settimana di sciate in neve fresca se non con la prima delle 40 cime?

 Domenica abbiamo salito il Monte Forcellino insieme a Michele e Cumbi, che è venuto da Milano in giornata per farsi la prima invernale con noi. Che cuore. Io ho pagato il dislivello fatto durante i giorni precedenti, e ho mangiato la foglia tutto il giorno: in salita, in discesa, sempre. Ombra invece, è stato eccezionale dall’inizio alla fine. Non fate caso al fatto che metto a confronto le mie performance con quelle di un cane da pastore.

 In salita abbiamo incontrato un sacco di scialpinisti, ma sono tutti scesi dalla traccia di salita. Noi invece abbiamo deciso di scendere da nord, per goderci un po’ di natura selvaggia e di neve polverosa e intonsa. La prima parte della discesa era incredibile: neve e pendenza perfetta, al cospetto della meravigliosa parete nord-ovest del Confinale. Poi abbiamo sciato su pendenze moderate fino ad un bosco ripido che porta all’altezza del Rifugio Campo. Era talmente appagante essere gli unici in Val Zebrù, che il rientro alla macchina a spinta per chilometri è stato meno provante di quanto si potrebbe pensare.

 Io, personalmente, sono arrivata al parcheggio stremata, ma con un sorriso enorme non solo per aver cancellato una cima dalla lista, ma soprattutto per avere iniziato qualcosa che ci sta facendo sognare.

Valfurva All You Can Ski

Potete seguire tutti gli aggiornamenti di questo progetto sul sito ufficiale o sulla pagina FB. Se vi trovate da quelle parti e volete condividere con loro qualche uscita, non esitate a contattarli!

Torna in alto