AI PIEDI DEL VAJOLET

Oggi vi portiamo una passeggiata facile, ma spettacolare ai piedi delle Torri del Vajolet al Rifugio Re Alberto I,  terra di confine tra Trentino e Alto Adige nel cuore del Catinaccio.
Abbiamo lasciato la macchina a Pera di Fassa al parcheggio della seggiovia Vajolet per poi prendere il bus-navetta (andata e ritorno € 10) fino al rifugio Gardeccia. Per i più allenati c’è la possibilità di incammminarsi da Pera di Fassa prendendo i sentieri 543 e 540.

Photo: Andreas Tamanini

Dal Rifugio Gardeccia parte una comoda strada sterrata, con picchi di pendenza elevata all’inizio e alla fine del percorso. Dopo 40 minuti (1 ora circa da segnaletica) si arriva al Rifugio Preuss e al Rifugio Vajolet 2243m che dominano la valle in cima ad una roccia.

Dopo una breve sosta e un buon caffè, proseguiamo per una decina di metri sul sentiero 584 ed imbocchiamo il sentiero 542 ben segnalato alla nostra sinistra.
Il sentiero è classificato per escursionisti esperti e si sviluppa all’interno di un canalone per un dislivello di 400 m circa. Lungo il percorso vi sono tre serie di cordini in acciaio per facilitare la salità e la discesa.

Carla Cattoni – Photo: Andreas Tamanini

Non è molto esposto ma bisogna far attenzione alle rocce sporgenti, ai sassi scivolosi e soprattuto metterci un pò più d’attenzione al ritorno.
In un’ora circa tutto lo sforzo fisico viene ripagato dalla maestosità delle Torri del Vajolet e dallo scenario “lunare” della conca dove sorge il Rifugio Re Alberto I a quota 2.621 mt.

Proseguendo per circa 15 minuti lungo il sentiero 542, si arriva al rifugio Passo Santner a 2.734 m e all’ononimo passo. Dove si può ammirare il Latemar, i prati verdi dello Sciliar e la città di Bolzano.

Il Rifugio Re Alberto – Photo: Andreas Tamanini

Da qui in alto risulta ancor più suggestiva la conca “lunare” dove sorge il Rifugio Re Alberto. Alla vostra sinistra potrete ammirare la Croda di Re Laurino, al centro le Torri del Vajolet e alla vostra destra Cima Catinaccio.

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