LO SPIGOLO DEL VELO

Che gioia! si parte! Arriviamo in macchina a passo Rolle, e decidiamo di scalare una via in Tognazza, sul porfido (perfido?). La parete è bellissima, l’avvicinamento corto, e il sole splende nel cielo azzurro.  Scalata tecnica che ci impegna, la parete si mostra liscia e offre piccoli appoggi per piedi esperti e di movimento. La via si chiama Andrea Mancin e ci regala tante emozioni, insomma una goduria!

Ida Parisi mentre arrampica in Tognazza

Sbucate in cima troviamo un tappeto di stelle alpine stupendo!

Ida con la figlia Linda in cima alla via in Tognazza (passo Rolle)

Ci riposiamo al sole, e vediamo lo Spigolo del velo della Madonna dall’altra parte, in lontananza, ci attrae molto… E detto, fatto. Ci spostiamo in macchina fino al parcheggio dove parte il sentierino che porta al rifugio. Ci facciamo una cenetta frugale col fornelletto e poi a nanna sulla macchina attrezzata e comodissima.

La cena frugale, poi la notte in macchina

Sveglia di buonora e colazione abbondante, ci mettiamo lo zaino pesante in spalla e ci avviamo.  Fa freschetto e un venticello ci avverte che non sarà il caldo del giorno prima. Incontriamo due uomini che ci chiedono dove andiamo con quel passo, rispondiamo che vogliamo scalare il famoso Spigolo del Velo! “Uuh prenderete una bella sventata!” ci dicono i due simpatici uomini!

Noi non demordiamo e presto siamo al rifugio e poi all’attacco della via. Fa freddo davvero!! Questa è una via storica, di un’estetica incredibile ed è molto famosa e ripetuta, anche per i gradi abbordabili. Parte Linda e io dietro faccio fatica per il freddo; non sento mani e piedi, arrivo in sosta e dico a Linda: “Torniamo indietro, io non riesco ad andare da prima di cordata e ho troppo freddo!”. Ma lei è determinata e continua da prima fino al tiro chiave.

Tiro chiave sullo Spigolo del Velo

Arriva qualche sporadico raggio di sole,comincio a stare meglio, Linda mi cede volentieri il comando e anche stavolta riusciamo ad arrivare in vetta! Ci abbracciamo strette, vediamo altre tre cordate che stanno arrivando mentre il famoso velo bianco di nebbia sale e scende dai fianchi dello spigolo.

Madre e figlia in vetta

Ci gustiamo assieme al pane, il sole che ci scalda. La discesa è un po’ complicata, ma ci destreggiamo bene tra doppie , traversi, e disarrampicata. Arriviamo al rifugio Velo della Madonna, dove ci gustiamo un enorme fetta di torta, buonissima, con del tè caldo. il rifugio è curato e tenuto molto bene, faccio i complimenti al gestore, non è facile questo mestiere, bisogna avere passione e far sentire calore agli alpinisti ed escursionisti che vi giungono stanchi e affamati, ma allo stesso tempo felici di tanta bellezza!

Meritata merenda al rifugio Velo della Madonna

Oggi senza la determinazione di mia figlia avremo rinunciato…Grazie Linda Grazie, giovane donna!

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