Hai mai sognato di conquistare una delle vette più iconiche del pianeta? Il Kilimangiaro, il gigante dell’Africa, ti aspetta!
Il Kilimangiaro: la montagna dei sogni
Con i suoi 5.895 metri, il Kilimangiaro (o Chilimangiaro) domina il paesaggio della Tanzania nordorientale. Si tratta di un vulcano dormiente con tre crateri principali: Kibo, Mawenzi e Shira. La sua cima più alta, il picco Uhuru, significa “libertà” in swahili ed è una delle Seven Summits, le sette vette più alte di ogni continente.
Da dove inizia l’avventura?
Moshi è la città di riferimento per gli scalatori. Situata a circa 800 metri sul livello del mare, dista solo 40 km dall’aeroporto internazionale del Kilimangiaro (JRO). Dall’Italia, il viaggio dura circa 12-13 ore con almeno uno scalo.
Quanto è difficile scalare il Kilimangiaro?
Buone notizie: non serve esperienza alpinistica né attrezzatura tecnica! Tuttavia, è una sfida impegnativa che richiede resistenza fisica e adattamento all’altitudine. Il mal di montagna (AMS) è comune oltre i 3.000 metri e può causare nausea, mal di testa e insonnia. La strategia migliore? Salire lentamente e concedere al corpo il tempo di acclimatarsi.
Preparazione: come affrontare l’ascesa?
Allenarsi è fondamentale! Inizia almeno quattro mesi prima con attività aerobiche come corsa, trekking in salita e ciclismo. Questo aiuterà il tuo corpo a gestire lo sforzo e la minore disponibilità di ossigeno.
Quanto tempo serve per raggiungere la vetta?
L’ascesa dura dai 4 ai 10 giorni. Per aumentare le probabilità di successo, è consigliabile impiegare almeno 6-7 giorni, permettendo un acclimatamento graduale.
Le 7 vie per il Kilimangiaro
Non esiste un percorso perfetto per tutti, ma ecco le principali opzioni:
- Marangu Route (4-6 giorni) → Il percorso più rapido ed economico, ma con una bassa percentuale di successo;
- Machame Route (6-7 giorni) → Il più popolare per il campeggio, con un buon acclimatamento;
- Rongai Route (6-7 giorni) → Lontano dalla folla, offre scenari mozzafiato;
- Shira Route (6-8 giorni) → Presenta un salto di quota al secondo giorno che può ostacolare l’acclimatamento.
- Lemosho Route (6-8 giorni) → Il percorso più costoso
- Umbwe Route (6 giorni) → Il più ripido e difficile, richiede esperienza in montagna.
- Northern Circuit (8-9 giorni) → Il percorso più lungo e meno battuto
Quando partire?
I mesi migliori per scalare il Kilimangiaro sono:
- Da dicembre a marzo
- Da giugno a ottobre
Le temperature variano dai +15°C a -10° ma si arriva anche a -25°C in vetta, con venti gelidi che rendono l’ascesa ancora più impegnativa
Cosa mettere nello zaino?
Ecco una checklist essenziale per affrontare la scalata:
- Abbigliamento tecnico e termico: scarponi da trekking, piumino, guanti, calze in lana merinos, cappello, pantaloni impermeabili e maglie traspiranti.
- Attrezzatura: bastoncini da trekking, zaino da 35-40L, torcia frontale, powerbank.
- Accessori utili: crema solare, occhiali da sole, borraccia, salviettine umidificate.
- Sacco a pelo -20°C (se non lo noleggi in loco).
Cosa si mangia durante l’ascesa?
Nonostante le condizioni estreme, i pasti sono abbondanti e nutrienti. Ogni gruppo ha un cuoco che prepara piatti caldi come riso, zuppe, pollo, uova e biscotti.
L’acqua viene raccolta da fonti locali, bollita e distribuita la mattina e la sera. Alcuni escursionisti preferiscono portare pastiglie purificanti per maggiore sicurezza.
Dove si dorme?
L’unica via con alloggi in rifugio è la Marangu Route, mentre tutte le altre prevedono tende da campeggio montate dai portatori.
Curiosità sul Kilimangiaro
- L’alpinista più anziana a raggiungere la vetta è stata Anne Lorimor, a 89 anni!
- Ogni anno circa 30.000 persone tentano l’ascesa.
- Il Kilimangiaro è stato scalato per la prima volta nel 1889 dal geologo Hans Meyer, l’alpinista Ludwig Purtscheller e la guida Yohani Kinyala Lauwo.
- Il parco nazionale del Kilimangiaro si estende su 753,5 km².
E dopo la scalata? Safari nei parchi africani!
Se hai già affrontato la grande impresa, perché non concederti qualche giorno di safari? Ecco alcune destinazioni:
- Serengeti National Park: il più grande e antico della Tanzania (14.763 km²), famoso per la migrazione annuale di milioni di gnu e zebre; Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO dal 1981
- Tarangire National Park: celebre per gli enormi baobab e gli elefanti.
- Lake Manyara National Park: piccolo ma ricco di fauna, con elefanti, giraffe e oltre 380 specie di uccelli.
- Arusha National Park: perfetto per avvistare i Big Five (elefante, leone, bufalo, rinoceronte e leopardo).
Pronto a realizzare il tuo sogno?
Scalare il Kilimangiaro è un’esperienza unica, che ti metterà alla prova fisicamente e mentalmente, ma che ti regalerà emozioni indescrivibili.
Se non hai mai sognato in grande, forse è arrivato il momento di farlo!
#donnedimontagna