L’unica donna tra i 5 mila boscaioli nelle Dolomiti. Un lavoro che faceva anche la sua mamma e che lei sta continuando a fare con grande passione ed entusiasmo. Vania Zoppè, 39 anni, veneta di Puos d’Alpago, è la protagonista indiscussa della nuova serie factual dal titolo “Undercut – L’oro di Legno”, in onda su DMax, (canale 52) ideata e prodotta dalla casa di produzione trentina GiUMa con il sostegno di Trentino Film Commission.
La serie è dedicata al lavoro dei boscaioli nelle aree colpite dalla tempesta Vaia lo scorso 29 ottobre. E’ ancora fresco, infatti, il ricordo di quella immane catastrofe che ha abbattuto in una sola notte oltre 14 milioni di alberi in tutte le Dolomiti orientali, ricordo che oggi, squadre di boscaioli altamente qualificate, stanno cercando di cancellare trasformando una tragedia in una opportunità economica per tutte le vallate colpite. Tra le ditte che hanno avuto l’appalto dei lavori c’è anche quella di Vania.
Come mai hai scelto questo lavoro?
La mia famiglia faceva questo lavoro, anche mia mamma ha fatto questo lavoro per 30 anni. Il bosco è sempre stata casa mia fin da piccola. Quando finiva la scuola, mio fratello ed io, andavamo nel bosco a studiare, fare i compiti e aiutavamo i miei: passavamo qualche legno. Poi a 15 anni ho iniziato il lavoro di boscaiolo e nel 2011 ho aperto la ditta boschiva con mio marito. Non ho mai immaginato di fare un lavoro diverso da questo. Per un periodo ho discusso con mio padre e ho iniziato a lavorare in fabbrica, ma non mi piaceva.
Il lavoro di boscaiolo non è per donne, cosa rispondi a chi afferma questo?
Per me che lo faccia un uomo o una donna non trovo differenza. È vero è molto pesante e alla sera quando ho finito nel bosco, non ho certo l’energia per uscire a cena o a ballare, ma mi dà un sacco di soddisfazioni. Mi piace tanto andare con il trattore, infatti io disbosco anche tutto il giorno, mi piace tagliare con la motosega, usare l’escavatore se ci sono da sistemare tronchi. Poi guido il camion per fare trasbordi di legname. Di certo non mi serve andare in palestra, l’allenamento lo faccio qui.
Ti trucchi prima di andare al lavoro?
Si, sono gli unici 5 minuti dell’intera giornata che dedico a me stessa: metto la matita sugli occhi e basta, no fondotinta o altro.
Come riesci a conciliare un lavoro così duro e impegnativo con la vita familiare?
Ho due figli: Elisa di 14 anni e Andrea di 11. Pensa che quando lavoravo con i miei, e è nato Andrea, sono stata a casa tre giorni dopo il parto. Lo portavo al lavoro con me, stavo in magazzino, lo allattavo e mentre lui dormiva io lavoravo, questo fino a quando non ha compiuto un anno e poi è andato al nido. Non sono capace di stare a casa. Cosa si fa a casa?
Quante ore al giorno lavori?
Io lavoro anche fino 12 ore al giorno. Mi sveglio la mattina alle 5 e vado avanti fino alla sera, dipende a che ora viene buio.
Gli uomini hanno dei pregiudizi nei tuoi confronti?
Qui bene o male mi conosco ormai tutti e sanno come lavoro, ma lo scorso anno mi è capitato che ero andata a vedere un lavoro in una villa e il tipo che voleva affidarmi il lavoro (che era abbastanza pericoloso), non era troppo convinto e mi guardava con diffidenza, dopo – quando mi ha visto lavorare – si è ricreduto.
Che sensazione hai provato quando hai visto il disastro lasciato dopo la tempesta Vaia del 29 ottobre?
Mi sono messa a piangere, ho avuto un groppo alla gola. Io la sera osservo sempre il bosco, appena finisco il lavoro, guardo che sia tutto curato ed in ordine. Vedere quel disastro per me è stato un colpo al cuore.
Un lavoro pericoloso e affascinante quello del boscaiolo, che muove una fetta importante dell’economia alpina, secondo te è abbastanza valorizzato?
Secondo me è non lo è abbastanza. Ci sono molti sacrifici da fare e nessuno ti aiuta, poi dipende molto dalle condizioni del meteo, ad esempio aprile e maggio abbiamo lavorato poco, perché ha piovuto un sacco, ma le spese ci sono sempre.
La serie Tv “Undercut”
La serie “Undercut” è stata trasmessa martedì 11 giugno alle ore 22:20 sul canale del gruppo Discovery dedicato all’universo maschile. E sono in programma altri 3 episodi da un’ora ciascuno per parlare di un mondo sconosciuto e difficile.
Girata in tempi record in pieno inverno con temperature fino a -20°C, UNDERCUT – L’oro di legno ha seguito il lavoro di 4 squadre di boscaioli tra i boschi della Val di Fiemme e dell’Altipiano di Vezzena in Trentino e nella foresta del Cansiglio in Veneto. 4 troupe televisive per un totale di 8 settimane di ripresa hanno realizzato centinaia di ore di girato dirette da Mario Barberi di GiUMa produzioni, autore e regista del programma, assieme ad Angelo Poli (Pizza Hero, Cucine da incubo, Pechino Express).