Vogliamo parlarvi di una grande alpinista che ha saputo racchiudere in una semplicissima frase, il nostro credo:
” Se qualcuno si congratula con me per essere stata la prima donna ad aver aperto una nuova via, quel qualcuno sta svalutando il mio raggiungimento: una via d’arrampicata non si trasforma perchè è scalata da una donna: non diventa più difficile, più facile e nemmeno meno bella “
Silvia Vidal è un’alpinista spagnola, ha trascorso 33 giorni in parete (dal 7 febbraio al 10 marzo 2020), totalmente in solitaria.
Nell’anno più assurdo e spaventoso per tutto il genere umano, è riuscita a portare a termine la prima ascesa in solitaria sulla parete Ovest del Cerro Chileno, in Patagonia.
La via da lei aperta si chiama “ Sincronia Magica”, 1.180 metri di salita, A3+/6a+, su un’imponente parete verticale in granito.
“Ero sola e totalmente isolata e senza comunicazioni; niente radio, niente telefono, niente GPS, nessun tipo di dispositivo di comunicazione per un mese e mezzo, da sola nella valle.”
Ha svolto tutta la sua impresa da sola: 3 campi allestiti in parete, 4 giorni di discesa in corda doppia, 2 grandi tempeste, 16 giorni per trasportare ogni volta 25 chili di attrezzatura.
Il nome della via è dedicato proprio alla magia, alla bellezza e all’intensità della sua esperienza.
È rimasta totalmente sola e isolata, per oltre 30 giorni, affrontando la sua impresa e gli imprevisti che questa comportava.
Ha dovuto poi riabiturasi alla “ civilità” ,adattarsi ai cambiamenti, anche se, quando è tornata era l’intero mondo ad essere cambiato, e noi con esso.
Ovviamente questa non è l’unica grande impresa di Silvia che, da quando a 24 anni ha iniziato ad arrampicare, non ha fatto che compiere spedizioni in alcune delle regioni più sperdute del mondo, come in Pakistan, in Canada e in Patagonia.
Vogliamo non solo condividere la sua impresa ma proprio le parole da lei utilizzate per parlarne: questa spedizione in solitaria non è epica perchè fatta da una donna, è epica quanto tale, indipendentemente dal genere.