CLAUDIA BOSCHETTO, MASTER TRAINER DI NORDIC WALKING

In una Valle di Fiemme ancora provata dal ciclone che ha messo in ginocchio e isolato interi abitati, i residenti si sono rimboccati le maniche e il riassetto dei boschi, delle strade forestali e dei sentieri è partito da subito. Migliaia gli alberi caduti, un disastro ambientale di notevole gravità che ha messo a dura prova chi, per motivi professionali e sportivi in questi posti trova la propria dimensione.

Siamo andati così a trovare la nostra donna di montagna a Predazzo, in una delle più incantevoli valli del Trentino. Lei è Claudia Boschetto, Master Trainer della scuola Italiana Nordic Walking, presidente  e socio fondatore dell’ASD Fiemme Nordic Walking. Fondista, amante delle passeggiate con le ciaspole (racchette da neve) fin da giovanissima è una grande appassionata di attività outdoor. Facciamo assieme a lei quattro passi a ritmo di Nordic percorrendo il sentiero lungo il torrente Travignolo. Tuta e scarpe da ginnastica, bastoncini da Nordic, pronti, attenti e via.

Come è nata la passione per questa attività?

Ho da sempre amato le camminate in montagna e il trekking. Nel 2006 ho pensato così di cominciare a svolgere questa attività che fin da subito mi ha emotivamente coinvolta. Da qui la scelta di iscrivermi al corso per conseguire il diploma di istruttore di Nordic Walking fino poi a diventare una Master Trainer.

A chi è indicato intraprendere questo sport e perché?

Dai bambini agli adulti fino agli anziani. Tutti, previa controindicazione medica, possono praticarlo. È un’attività che si pratica all’aria aperta, in mezzo alla natura e che porta sovente a  un indubbio benessere psicofisico. Forza, coordinazione, riflessi possono aiutare nello sviluppo e nel mantenimento il fisico di persone di ogni età.

Bambini dell’asilo di Predazzo

Quale emozione poter trasmettere la propria passione?

È sicuramente un’emozione grande poter trasmettere una delle mie più grandi passioni. I bambini danno molta soddisfazione, probabilmente perché riesco a trasmettere loro il mio entusiasmo e il mio credere in quello che è un movimento armonico e salutare. Anche nei giovani delle scuole superiori e negli adulti posso dire di aver avuto riscontri positivi. Molti infatti sono diventati a loro volta istruttori della Scuola Italiana Nordic Walking.

Il tuo rapporto con Pino Dellasega?

Pino ha il grande merito di aver portato in Val di Fiemme, questa attività nata nei paesi scandinavi negli anni trenta. Io e lui siamo cresciuti insieme e ora, a livello professionalmente,  stiamo collaborando in maniera seria e costruttiva. I licei del Trentino dove si formano i professionisti della montagna hanno aperto la loro porta per far entrare la nostra attività e il nostro messaggio. Questo anche per merito del nostro grande affiatamento.

Con Pino Dellasega

Pensi che il Nordic Walking possa aiutare in qualche modo la rinascita dei boschi dopo il disastro?

L’attività del Nordic Walking ha fatto conoscere la nostra zona a tutta Italia e anche all’estero. Molti vengono in vacanza nella nostra valle è sono entusiasti delle iniziative associate al Nordic Walking che spesso proponiamo. Comune e Azienda per il soggiorno ci sostengono anche in questo momento dove effettivamente le strade forestali e i sentieri ci impediscono intraprendere alcuni circuiti. Si sta comunque alacremente lavorando per riportare tutto ad una dimensione “normale” per quanto possa esserlo.

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