Torna, con la sua XVII edizione, Mese Montagna, la rassegna dedicata alle terre alte, con un nuovo filo conduttore: “Un nuovo inizio“, ripartire dai propri limiti per andare oltre, superare le sfide che alpinisti e sportivi si trovano a fronteggiare ad ogni uscita, là, su vette e sentieri sempre più impervi.

Tra i protagonisti delle serate, due fenomenali Donne di Montagna, che hanno saputo ripartire da zero e superare i propri limiti.

LOLA DELNEVO

La storia di Eleonora “Lola” Delnevo è una testimonianza straordinaria di determinazione, resilienza e passione per l’alpinismo. Appassionata di arrampicata fin dalla giovane età, Lola ha attraversato molte sfide e avventure nelle montagne, ma è stata la sua forza di volontà a farla emergere come un vero esempio di coraggio.

Nel 2015, Lola è stata coinvolta in un grave incidente durante un’ascensione su ghiaccio che ha cambiato per sempre la sua vita. A causa dell’incidente, ha perso l’uso delle gambe. Tuttavia, invece di arrendersi di fronte a questa tragedia, Lola ha deciso di affrontare la sua nuova realtà con determinazione e spirito combattivo. La sua passione per l’alpinismo e l’arrampicata è rimasta intatta, e ha deciso di dimostrare al mondo intero che una disabilità non può fermare il desiderio di esplorare e vivere la vita al massimo.

Lola Delnevo è diventata un esempio di resilienza e speranza per molte persone con disabilità. Ha dimostrato che le sfide possono essere superate e che le passioni possono essere perseguite indipendentemente dalle circostanze. La sua storia ha ispirato molte persone a non arrendersi mai di fronte alle avversità e a cercare il significato del proprio viaggio nella vita.

La sua determinazione nel continuare a scalare le montagne e ad affrontare sfide estreme è stata veramente straordinaria. In particolare, il suo successo nell’arrampicata della via Zodiac su El Capitan nella Yosemite Valley è stato un risultato eccezionale. Questa impresa dimostra che con dedizione e impegno, anche le sfide più impegnative possono essere superate.

Recentemente ha attraversato inoltre la Patagonia in handbike, riscoprendo il significato del viaggiare lentamente. Un viaggio che dice di aver compiuto solo per sé stessa, per ritrovare un equilibrio con la natura e per sfidare, ancora una volta, la sua disabilità. 

Racconterà la sua storia venerdì 10 novembre, alle ore 20.30 presso il Teatro di Vezzano.

INES PAPERT

Nata musicista, suona il pianoforte e il sassofono. Tuttavia, a 20 anni scopre la passione per la montagna e inizia dapprima con l’escursionismo e la bici e si dedica successivamente all’alpinismo. In questa disciplina Ines Papert dimostra da subito talento e determinazione.

La sua carriera nell’alpinismo è segnata da numerosi successi, competizioni e avventure in montagna. Ha scalato alcune delle pareti più impegnative e famose al mondo, dimostrando una determinazione e una resistenza fuori dal comune.

Tra le sue imprese più significative, spicca la salita della via “Riders on the Storm” (8a) nel Torre Central del Paine in Patagonia, una parete molto impegnativa e prestigiosa. Questo traguardo ha evidenziato le sue straordinarie capacità tecniche e la sua resistenza mentale.

Ha inoltre partecipato con successo a numerose competizioni di arrampicata su ghiaccio e misto, dimostrando di essere una delle migliori atlete in questo campo. 

Un aspetto notevole della carriera di Ines è il suo spirito d’avventura e la capacità di affrontare le condizioni più estreme e le sfide più difficili. Ha scalato in luoghi remoti, da Patagonia alle Alpi, dimostrando una determinazione inarrestabile e una passione per l’esplorazione.

Racconterà la sua storia venerdì 24 novembre, alle ore 20.30 presso il Teatro di Vezzano.

Per poter partecipare alle serate di “Mese Montagna”, è possibile acquistare il biglietto online (clicca questo link) o in loco la sera stessa dell’evento fino a esaurimento posti. I prezzi dei biglietti: 8 euro intero5 euro ridotto (over 65 e tra gli 11 e i 18 anni), 25 euro per il pacchetto delle quattro serate.