CHIARA MARCH, PRESIDENTE DELLE DONNE IN CAMPO

È da poco diventare la nuova presidente delle Donne in Campo, Chiara March e inizia così la sua nuova avventura in questo ruolo. In questa intervista, oltre agli obiettivi dell’associazione, ci racconta la sua vita quotidiana come titolare di una azienda agricola di montagna.

Come pensi di impostare il lavoro? Quali sono i tuoi obiettivi? 

La cosa più importante, secondo me, è quella di creare rete e sinergia tra noi donne. Siamo tutte piccole aziende agricole ed è quindi importante avere la consapevolezza che ci sono altre donne, con la stessa esperienza, pronte a darti una mano concretamente. Era tipico nella tradizione trentina che tutta la famiglia aiutava nei campi. Adesso la vita nei campi è cambiata, quindi spesso ti ritrovi sola come forza lavorativa: per questo è importante la rete e il lavoro di gruppo.

Nuova Giunta Donne in Campo: al centro Chiara March

Come è nata la tua passione per l’agricoltura, visto che hai una formazione pedagogica? 

C’è sempre stata nelle mie corde. Il nonno paterno era allevatore. Ho un ricordo di quando ero piccola che lo aiutavo con la fienagione e a seminare nei campi di patate in estate, ma come professione è nata molto tempo dopo.  Nel 2005, mentre stavo gestendo la mia società immobiliare, ho fatto un sopralluogo su un terreno in vendita sul Monte Bondone, in una bellissima posizione. Con mio marito, che all’epoca lavorava nel campo della metalmeccanica all’estero, abbiamo deciso di acquistare terreno. Ho quindi fatto delle ricerche, e chiesto agli anziani del posto che facevano agricoltura locale, quali erano i prodotti che valeva la pena coltivare. Nel 2006 ho creato dunque il primo impianto di uva Chardonay, base spumante. Ho deciso così di espandermi e comprare altri terreni in zona, estendendo la coltivazione al Pinot Nero e piccoli frutti.

 Com’ è la tua giornata tipo nella tua azienda agricola? 

Di solito mi sveglio abbastanza presto, verso le 5.30. Lunedì e Giovedì sono in val di Fiemme, mentre martedì e mercoledì, venerdì e sabato in Bondone. La domenica di solito sono impegnata nelle varie manifestazione. Devo svegliarmi presto, perché in campagna si lavora benissimo fino mezzogiorno e dopo le 16.  Oltre ai piccoli frutti, coltivo e vendo anche verdura e frutta: ho iniziato in questi ultimi due anni, con un orto in val di Fiemme. Nei pascoli di famiglia, inoltre, produco il miele d’alta quota. Non ho mai un giorno libero, forse a Natale (scherza, ndr). Il mio è un ritmo lento.  Finisco di potare i campi e sistemare fino alla fine di novembre. In dicembre mi occupo dei Mercatini di Natale, dove vendo i miei prodotti. Adesso sono in un momento di riorganizzazione, mentre già a febbraio inizio a potare le vigne, poi a marzo il mirtillo, e poi con la prima luna nuova inizio a seminare e crearmi le piantine.

Cosa ti piace del tuo lavoro? 

È un lavoro creativo, che ti permette di metterci del tuo: è una soddisfazione vedere che una semplice piantina può diventare una verza o un pomodoro che tu riesci a fare crescere con rito biologico. Mi piace molto anche fare didattica.

Cosa consiglieresti ad una donna che adesso vuole intraprendere un lavoro in agricoltura?

Credo che sia un lavoro nel quale scommetterei: sempre di più le persone sono sensibili a quello che mangiano e vogliono un prodotto soprattutto sano, senza l’utilizzo di sintesi chimica. È un vantaggio poter conoscere la filiera di produzione: sapere chi lo fa e visitando il luogo dove viene fatto. Credo sia una professione che dà delle grandi soddisfazioni, ormai siamo in grado di fare tutto, anche guidare il trattore e spostare carichi pesanti se è necessario!

 

Per info: http://www.tastetrentino.it/gustare/produttori/azienda-agricola-march-chiara/

Torna in alto