Traversata Vigolana

Nuova avventura per il team @Donnedimontagna che questa settimana ci porta sull’Altopiano della Vigolana, nel territorio dell’Alpe Cimbra per un trekking davvero suggestivo in compagnia di due “amiche” speciali: Colomba e Morgana, due alpaca.

Le #Donnedimontagna sono partite dal ristorante Sindech, per arrivare alla Malga Doss del Bue, passando per la cima più alta della zona, il Becco di Filadonna e dal Bivacco Vigolana per scendere fino alla malga. In totale sono circa 10 km per 1.100 metri di dislivello, sempre su sentieri impegnativi e passaggi su tratti attrezzati. La traversata si può dividere in più tappe oppure farne solo alcune. Si può anche percorrere il giro in senso contrario. L’importante, se si vuole ripercorrere lo stesso itinerario, è organizzarsi con le macchine: una parcheggiata al ristorante Sindech, l’altra alla malga Doss del Bue.

Ecco le tappe del trekking:

RISTORANTE SINDECH (1.061 metri) – RIFUGIO CASAROTA (1.572 metri)

Parcheggiata la macchina nei pressi del ristorante Sindech, si sale a piedi seguendo il sentiero 442 verso il rifugio Casarota “L. Ciola” gestito da Lorenza Delama, dal 2014. La figlia Laura aiuta la madre e spesso allieta gli ospiti con la sua fisarmonica. Per arrivare al rifugio si percorrono circa 500 metri di dislivello per 2,66 km. Il tempo di percorrenza è di circa 1h 20. Questa meta è ideale per una gita in famiglia: un trekking semplice e appagante. Ci si può fermare a gustare gli ottimi piatti del rifugio e ammirare i moltissimi alpaca di Lorenza. Il rifugio si trova a 1.572 metri di quota.

RIFUGIO CASAROTA – BECCO DI FILADONNA (2.150 metri)

Dal rifugio Casarota, il sentiero si addentra nella vegetazione per poi lasciarsi alle spalle il bosco, iniziando a salire su ambiente roccioso. Da questo punto in poi è tutto un susseguirsi di panorami mozzafiato su tutta l’Alpe Cimbra! Da qui il sentiero è abbastanza esposto, quindi se avete bambini, fate attenzione.

Avvicinandosi sempre di più alle imponenti pareti di roccia si raggiunge il Bus de la Zole, una forcella che permette di scollinare e di entrare nell’altro versante della montagna. Da qui si prosegue con l’indicazione a destra verso il Becco di Filadonna.

Arrivati alla croce di vetta, a metri 2.150, il panorama lascia a bocca aperta: la città di Trento, la Valsugana, il gruppo dell’Adamello e Dolomiti di Brenta, i laghi di Levico, Caldonazzo, Lavarone, la valle dei Mocheni e le cime del Lagorai.

Il Becco di Filadonna è una delle cime più impegnative e una delle escursioni più belle e panoramiche dell’Alpe Cimbra e del gruppo della Vigolana.

BECCO DI FILADONNA – BIVACCO VIGOLANA (2.030 metri)

Dal Becco di Filadonna si prosegue per il sentiero E425 si giunge alla sella della Bocca di Val Larga (incrocio con il sentiero SAT E425), da dove ci si affaccia sull’altopiano della Vigolana, e da lì si prosegue lungo una cengia rocciosa che, in discesa, ha un breve tratto attrezzato con corde metalliche, superato il quale si raggiunge il balcone roccioso sul quale è stato costruito il Bivacco della Madonnina (2.030 metri).

Il bivacco di recentissima e moderna costruzione ha sostituito, nel 50° anniversario, il vecchio bivacco posato nel 1966 e intitolato a Giambatta Giacomelli.

Il nuovo bivacco ha un disegno molto particolare, a tronco di piramide rovesciata, un interno luminoso, ampio e comodo, che si apre sull’esterno con ben cinque superfici vetrate.

Il colore e la forma riprendono la linea di montagna che si disegna tra le guglie della Madonnina e del Frate, per risultare meno impattante e più gradevole a livello ambientale.

Il Bivacco è sempre aperto, sia per una sosta durante una lunga camminata in Vigolana, sia per una notte di riposo per continuare il cammino il giorno successivo.

BIVACCO VIGOLANA – MALGA DOSS DEL BUE (1.031 metri)

Dal bivacco Vigolana si scende per circa mille metri di dislivello fino alla Malga Doss del Bue. La discesa è piuttosto impegnativa, con tratti attrezzati e ghiaioni. Poi si arriva alla “Polsa”, una panchina con una vista spettacolare sui laghi. Da quel punto, si continua a scendere e si rientra nel bosco fino a raggiungere la Malga Doss del Bue, meta ideale per uno spuntino o un pranzo in quota. Da non perdere le merende a base di taglieri di affettati.

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