La ferrata della memoria

Osservare la diga del Vajont da un’altra prospettiva, grazie alla “Ferrata della Memoria” aperta nel 2015. È un percorso che permette di immergersi nella storia, ricordando la tragica vicenda della diga del Vajont del 9 ottobre 1963, quando un’enorme massa d’acqua inondò e rase al suolo il paese di Longarone (BL).

All’inizio della ferrata che parte da Erto, abbiamo incontrato il mitico Mauro Corona, che ci ha concesso una foto con lui. La ferrata viene descritta come facile nel punto iniziale e più difficile poi.  Si tratta di una ferrata molto aerea che richiede un buon allenamento per l’elevato numero di passaggi verticali.

Con Mauro Corona

L’avvicinamento è breve, dopo due gallerie e circa 10 minuti di cammino si trova l’attacco della ferrata. Essendo nuova ha appigli ben attrezzati ma non è da sottovalutare la forte esposizione in diversi tratti.

Lo sviluppo complessivo è di circa 700 m.

Durante questa ferrata ci si immerge nella storia che ha tragicamente colpito i paesi vicino alla diga del Vajont ed è impossibile non farsi coinvolgere da quell’atmosfera.

La discesa che abbiamo scelto è stata verso la diga, all’inizio c’è un sentiero Cai che continua per strada asfaltata, circa mezz’ora di tragitto. Un ottimo risveglio muscolare, bellissima esperienza condivisa con una mia amica Elena Funes.

SCHEDA: 

DIFFICOLTA’
Media/Difficile
La difficoltà è facile nel tratto iniziale e molto difficile in quello seguente.

ESPOSIZIONE
Sud

DISLIVELLO IN SALITA
260 m circa

SVILUPPO VIA FERRATA
700 m circa

TEMPO MEDIO IN SALITA
2 h e 15′

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