IL CORNO BIANCO IN AUTUNNO

L’autunno, stagione  perfetta per ammirare le mille sfumature che la natura ci regala. C’è chi lo chiama “foliage”, io lo chiamo “favola”. Punto di partenza del nostro percorso è il Santuario di Pietralba, sorto su iniziativa di un contadino del luogo, Gerard Weissensteiner (ecco il motivo del nome del Santuario) al quale, nel 1553 d.c. sarebbe apparsa la Vergine guarendolo dalla malattia: negli anni e ancora tutt’oggi la Basilica è luogo di culto molto frequentato dai Pellegrini di tutta Europa.

Il paese di Pietralba visto dall’alto

Dal Santuario ci mettiamo in cammino per il sentiero n. 2, una strada forestale, inizialmente in discesa, la quale, dopo circa 35/40 minuti ci porta alla Malga Monte San Pietro, accogliente punto di ristoro che dal 2013 ha convertito l’intero menù da una cucina classica Altoatesina ad una vegana  e vegetariana (da provare!!!). Attraversando i dolci pascoli sui quali è adagiata la malga, proseguiamo per il sentiero n. 2 seguendo le indicazioni per Passo Oclini e in altri 40 minuti circa arriviamo alla Baita NeuHutte, grazioso rifugio di nuova costruzione dove è possibile assaporare degli ottimi dolci della tradizione.

“Amici” incontrati durante il percorso

Proseguendo per il sentiero n. 1 attraversiamo in leggera salita pascoli e boschi di conifere con una vista stupenda sul gruppo del Latemar giungendo al Passo Oclini, valico alpino che divide il Corno Nero dal Corno Bianco, nostro prossimo obiettivo. Dal Passo ci armiamo di coraggio e pazienza risalendo il crinale del Corno Bianco in direzione nord, attraverso un sentiero ben battuto e molto frequentato che in circa 50 minuti e poco più di 300 metri di dislivello ci porta sulla vetta dalla quale si gode di una vista favolosa a 360 gradi sulle vette del Trentino Alto Adige come la catena del Lagorai, le Pale di San Martino, il Latermar, il Catinaccio.  Si può notare, inoltre, la differenza della conformazione rocciosa dei due Corni: dolomia bianca il Corno Bianco, quarzi porfirici il Corno Nero.

In vetta al Corno Bianco

Purtroppo la giornata non è delle più calde e il vento da nord sferza sulla nostra pelle: decidiamo quindi di non fermarci e di intraprendere subito la discesa lungo la bella cresta affilata in direzione nord per il sentiero numero 5. I primi 150 metri della discesa si presentano alquanto scoscesi ma con l’aiuto di un cavo metallico ben posizionato non troviamo alcuna difficoltà. Questa parte del percorso è probabilmente la più suggestiva in quanto stiamo percorrendo una dorsale affilata che divide la splendida gola di Bletterbach (http://www.bletterbach.info/it/) dichiarata Patrimonio dell’Unesco con le conifere e i pascoli della Val d’Ega. Il percorso ora si fa più dolce e ci godiamo il panorama attraverso un bosco di larici e pascoli erbosi.

Continuando per il sentiero n. 5 e seguendo le indicazioni per Pietralba ritorniamo al punto di partenza. Prima di ritornare alla macchina decidiamo di visitare il Santuario, il quale merita sicuramente una visita, vista la sua storia centenaria e la bellezza del luogo.

 

 INFO: 

Punto di partenza e arrivo: Santuario di Pietralba (mt. 1.520)

Punto più alto: Corno Bianco (mt 2.316)

Dislivello totale: 850 mt

Difficoltà: E

Durata: 5 ore

Periodo: Aprile-Novembre

Cani: si

Punti di appoggio intermedi: Malga Monte San Pietro (40 min dalla partenza), Capanna Nuova (1,20 h dalla partenza), strutture ricettive al Passo Oclini (a metà percorso).

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